Tinin Mantegazza: un creativo irriverente

Il Teatro del Buratto e la Famiglia Artistica Milanese condividono le medesime passioni per l’arte e la creatività dei propri amici artisti. In questo contesto è nata una sinergia di intenti fra le due realtà che ha lo scopo di condividere con quante più persone possibili proprio questi sentimenti.

img-20211105-wa00027152483409291579848Ho incontrato ed intervistato l’amico Silvio Oggioni, nella sua veste di responsabile della comunicazione proprio del Teatro del Buratto. In realtà Silvio è anche attore, scrittore, regista… ha dedicato insomma la propria vita all’Arte.

Ecco cosa ci siamo detti:

Il Teatro del Buratto è un storica realtà teatrale e culturale milanese, che nel novembre 2020 ha compiuto 45 anni di attività e che ha oggi casa al Teatro Munari, facendo il Polo di teatro per l’infanzia e i giovani per il Comune di Milano. Qualè il percorso che vi ha condotto qui e com’è il radicamento sul territorio milanese?

Nato appunto nel novembre del 1975 per un gruppo di soci fondatori – tra cui Velia e Tinin Mantegazza, Jolanda Cappi e altri operatori e artisti – la cooperativa Teatro del Buratto – ci risponde Oggioni – ha immediatamente assunto la gestione e programmazione del Teatro Verdi ( in zona Isola Garibaldi), affascinante sala dal sapore liberty nata nel 1913 e così riportata ad una nuova vita, dopo varie vicissitudini che dalla originaria vocazione teatrale e musicale ne avevano tra l’altro fatto sala di incisione Durium e poi nota sala da ballo nel dopoguerra.

Buratto - pupazzi Histoire l'ANGELO E IL GENERALELo spettacolo di fondazione fu “Histoire du soldat” per pupazzi e mimo (scene e pupazzi di Tinin e regia di Velia, mimo Jolanda Cappi e la voce recitante di Paolo Poli).

Da questo spettacolo – poi ripreso anche dalla Scala nella sue prime iniziative di decentramento e per le scuole – la nostra storia è proseguita con coerenza e impegno artistico e gestionale per tutti questi anni. Il nostro operare ci ha resi anche protagonisti, tra i primi, di iniziative di promozione culturale a Milano quali “Invito a teatro” o il sistema delle convenzioni tra Comuni e Teatri di produzione o anche con Festival ed iniziative diverse.

Davvero interessante, possiamo avere altri dettagli?

Ci siamo impegnati sia nella produzione di spettacoli per l’infanzia, peri giovani e/o per il pubblico adulto, soprattutto sviluppando una ricerca e cifra stilistica peculiare nel teatro di figura con il “Teatro su nero”. Ci siamo altresì impegnati nelle ospitalità, stagioni e rassegne diversificando le strade della nostra proposta artistica: al Teatro Verdi per la nuova drammaturgia, il supporto alle giovani compagnie (Elfo Atir e altri ancora hanno trovato al Verdi una prima casa ) e il teatro di Figura, che nel 2007-08 ha portato all’ ideazione di IF festival internazionale di teatro di immagine e figura, le cui diverse edizioni si sono succedute con successo sino alle chiusure Covid… “.

Voi, come noi della Famiglia Artistica Milanese, avete spesso cambiato i luoghi fisici della vostra presenza… ci riassumi a grandi linee questa aspetto della vostra presenza a Milano?

Mentre da subito è iniziata una ricerca (e contemporanea richiesta alla istituzioni) di uno spazio dedicato allo specifico del teatro per bambini e ragazzi, per le scuole e le famiglie, che ci ha portato a creare la specifica rassegna “PRIMO TEMPO” (ora trasformatasi in “Insieme a Teatro”) costretta però a “peregrinare” in spazi diversi (dal Gonzaga alla Quattordicesima, al Teatro delle Erbe, al Don Orione e altri ancora fino al Pime ultima tappa dal 2004) prima di giungere nel 2017 all’assegnazione – con bando di pubblica evidenza – del nuovo Teatro Munari , firmato da Italo Rota e affidatoci dal Comune di Milano, per sviluppare appunto la nostra attività di Polo teatrale e culturale per infanzia e giovani .

Silvio per cortesia parlaci della Mostra “Tinin Mantegazza le sette vite di un creativo irriverente” quale “dedica” a chi a contribuito a dare avvio alla vostra storia?

Buratto - Tinin volaCertamente, questa stagione è dedicata infatti a Tinin e Velia Mantegazza – che con Jolanda Cappi (come già detto) sono stati fondatori del Buratto; con questa suggestiva Mostra abbiamo voluto festeggiare i nostri 45 anni essendo stati “impediti” nel farlo appunto nella ricorrenza del novembre scorso. Abbiamo pertanto agito ospitando e ampliando questa mostra – proposta nel 2019 dal Comune di Bagnacavallo – per raccontare il percorso eclettico che ha spaziato dal giornalismo, alle gallerie d’arte, dal cabaret al teatro alla televisione, evidenziando il ruolo di Mantegazza anche di attivo protagonista di quella vivace ambiente culturale e artistico milanese che ha caratterizzato Milano nella metà anni 60/70, facendo incontrare le diverse personalità artistiche che hanno segnato la storia di quegli anni e che oggi celebriamo come Maestri.
Da sottolineare come il Buratto si è reso protagonista da subito nella creazione del cosiddetto Nuovo teatro ragazzi, che negli anni ’70 ha significato una svolta di attenzione e professionalità nello spettacolo rivolto ai bambini e ai ragazzi (alle scuole e alle famiglie ), con la nascita in Italia di importanti realtà di teatro ragazzi che Tinin Mantegazza, con il Buratto si è proposto da subito di valorizzare e coordinare contribuendo alla nascita di AsTRa – Associazione affiliata ad Agis nello specifico del Teatro Ragazzi – di cui è stato appunto primo Presidente

Fino a quando è aperta e com’è strutturata la mostra?

La mostra è divisa in diverse sezioni – sviluppando il corpus centrale gentilmente concesso dal Comune di Bagnacavallo – per segnare l’articolato percorso artistico di Tinin: dalla pittura al disegno e all’illustrazione, dai manifesti ai disegni per le Telerie Pascucci, con l’aggiunta di due sezioni più specifiche:

  • una dedicata agli Amici, con opere dell collezione privata di casa Mantegazza, con opere di Fontana, Luzzati, Buzzati, Munari e altri . Queste opere furono donate in occasioni varie appunto dagli Amici Artisti frequentati nel tempo di quei famosi vivaci anni 60/70.
  • l’altra sezione speciale è quella dedicata ai dieci anni del percorso fatto assieme al Buratto con testimonianze, interviste, presenze di pupazzi e video di spettacoli storici nella nostra produzione, sia per l’infanzia sia per adulti o tout-public: da “Histoire du soldat” a “Gli Arcani maggiori” a “Quello Stolfo da Ferrara”. Mentre per i bambini ci sono i grandi pupazzi da parata, le presenze di “classici” come Pierino e il lupo e di Cipì e altro ancora …. non manca Dodò il simpatico pupazzo televisivo inventato da Tinin e Velia per L’Albero Azzurro , la bella trasmissione nata nel 1990 per la Rai-Tv dei ragazzi e che ancora oggi conta diversi fans club, che con un po’ di nostalgia si trovano nel mondo web.

Fino a che data è aperta la mostra?

La mostra è aperta sino al 21 novembre è a ingresso gratuito su prenotazione e analogamente gratuite sono le visite guidate condotte da artisti e collaboratori del Teatro del Buratto (tra cui il sottoscritto …).

La locandina della Mostra su Tinin Mantegazza

Milano, 15 novembre 2021- Adelio Schieroni