Mostra Acquerellisti del 900

Rassegna di importanti Acquarellisti del 900

Aldo Raimondi, Giulio Falzoni, Alfredo Zecca, Lucio Verdini

La delicatezza dell’acquerello in ricordo di Margherita

a cura di Gemma Clerici

dal 4 Maggio al 18 Maggio 2024
(dalle ore 14.30 alle ore 18.30)

Inaugurazione:

sabato 4 Maggio dalle ore 17.30

presso
Famiglia Artistica Milanese
via Edmondo De Amicis,17 – Milano

ingresso libero

La collezione inizia quando Ambrogio e Margherita si fidanzano e si regalano un acquerello di Raimondi.
Durerà per tutta la vita, passione comune che ha portato a questa splendida raccolta.


Questa rassegna presenta strane coincidenze, è un ritorno alla Famiglia Artistica Milanese perché proprio nel 1975, l’Associazione Italiana Acquarellisti fondata l’anno prima, teneva qui un’importante MOSTRA.


Aldo Raimondi, il “principe degli acquarellisti” per cui era stata creata una cattedra all’Accademia di Brera, era il Presidente e con lui i soci Giulio Falzoni e Alfredo Zecca.


Una continuità che rinsalda la tradizione pittorica così diffusa e costantemente praticata.


La tecnica dell’acquerello non consente correzioni, veloce e diffusa, perché adatta ad essere eseguita all’aperto, sembra destinata all’impressione veloce, ma rivela un contatto approfondito sulla realtà.

"Perché ero davvero incantato, avevo gli occhi alla sera, sui tegoli e sui colmigni della mia svergolata Milano… Lontani monti parevano carovane azzurrine, chiudevano il paese della vita.
Guardavo ancora, dall’altro lato, ai vecchi coppi d’un tempo, al campanile delle Ore, e, a fianco, ultimo, il sogno alabastrino della mole, farsi madreperla ed ombra, sorgere e spiccarsi dall’ombra come fiamme, le rosse aguglie coi Santi, pretestati dell’ultima porpora.”

Carlo Emilio Gadda, L’Adalgisa

Rassegna importanti Acquerellisti del 900

La mostra “Rassegna di importanti Acquarellisti del 900“, organizzata dalla Famiglia Artistica Milanese e curata con maestria da Gemma Clerici, si erge come un monumento alla bellezza e alla sensibilità artistica incarnata da quattro maestri dell’acquerello del secolo scorso.

L’evento, concepito come un omaggio alla passione condivisa di Ambrogio e Margherita, trasmette l’amore eterno che li lega attraverso le opere di Aldo Raimondi, Giulio Falzoni, Alfredo Zecca e Lucio Verdini.


Aldo Raimondi, noto come il “principe degli acquarellisti”, si distingue per la sua tecnica virtuosa e la capacità di catturare l’essenza della luce e dell’atmosfera. La sua figura, ammirata nell’Accademia di Brera, risplende ancora oggi per la sua eccezionale maestria.


Giulio Falzoni, con la sua profonda sensibilità per la natura, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico italiano, creando paesaggi che trasudano eleganza e bellezza.


Alfredo Zecca, con la sua versatilità e la sua raffinata maestria tecnica, ha saputo cogliere la vita quotidiana con un tocco vibrante ed emotivo, lasciando un’eredità artistica che continua a ispirare.


Lucio Verdini, pittore e disegnatore, ha espresso la sua passione per l’acquerello attraverso opere intrise di spirito artistico cittadino, evidenziando la cura e la passione che caratterizzano il legame tra gli artisti e la città a lui tanto cara, Brugherio.


La mostra, impreziosita dalla delicatezza dell’acquerello, è un tributo al ricordo di Margherita e al legame indissolubile tra arte e amore.

La Musa ispiratrice di questo evento: Margherita

Esibendo opere che hanno portato il loro contributo alla storia dell’arte italiana, questa rassegna celebra la bellezza intramontabile dell’acquerello e la sua continua capacità di affascinare il pubblico anche nel XXI secolo.

Vi aspettiamo!

Ciclo della Vita: Il dolore e la solitudine, il silenzio

Giovedì 18 Aprile – ore 18.00

IL DOLORE E LA SOLITUDINE, IL SILENZIO

Nel contesto degli incontri Il Ciclo della Vita

Presentazione: Adriano Bassi


Relatori:
Cristina Cenedella, Francesco Ceriani

Museo MARTINITT E STELLINE – Corso Magenta, 57 (SALA BLU) Milano

Qui sopra puoi scaricare la locandina di tutti gli eventi

La solitudine è tratto costante dell’essere orfani. Nella Milano ottocentesca,  prima del nascere di un qualunque approccio pedagogico e psicologico,  l’attenzione agli aspetti materiali e l’assistenza nelle necessità basilari erano l’asse portante della politica degli orfanotrofi.


Lentamente,  attraverso tentativi ed errori di percorso, si è arrivati a formulare una assistenza che tiene presente tutti gli aspetti della vita dei minori, da quelli materiali a quelli squisitamente psicologici.

Evento Imperdibile! Analisi de: Festa del Paradiso di Bernardo Bellincioni

MusiCultura e la Famiglia Artistica Milanese sono lieti di presentare un evento straordinario che appassionerà gli amanti della musica, della letteratura e dell’arte.

16 Aprile 2024, alle ore 19.00

Presso la sede della Famiglia Artistica Milanese avremo l’onore di ospitare il nostro Socio Andrea Zepponi, il primo contraltista diplomato in Italia e brillante critico di opera lirica.

Zepponi ci condurrà in un viaggio affascinante attraverso l’analisi del testo “Teatro a corte, la Festa del Paradiso di Bernardo Bellincioni“. Un’opera che spazia dalla tradizione spettacolare del tempo all’occasionalità degli spettacoli musicali cortigiani, offrendo una prospettiva unica sulla nascita del “libretto” per un’opera lirica ante litteram.

Accanto a Zepponi, avremo il privilegio di ascoltare interventi da parte di illustri ospiti.

Marco Bigoni, storico e membro del Consiglio Direttivo della Famiglia Artistica Milanese, condividerà preziose prospettive storiche.

Ettore Fobo, poeta di lunga data e autore di libri di poesia, arricchirà il dibattito con la sua sensibilità artistica.

Francesca Tasso, direttrice dei Musei civici del Castello Sforzesco di Milano e esperta di storia dell’arte, porterà una nuova luce sulla Festa del Paradiso.

Scarica la locandina dell’evento

Diffonderla sarà un piacere

Invito a Teatro: A piedi nudi nel parco

Il nostro socio ed amico Augusto Zeppetelli vi invita a partecipare alla rappresentazione teatrale liberamente tratta da:

A piedi nudi nel parco

12-13 aprile h. 21 — 14 aprile h. 17

“A piedi nudi nel parco” è una commedia teatrale scritta da Neil Simon nel 1963. Ambientata a New York, la storia segue le vicende di una giovane coppia appena sposata, Corie e Paul, che si trasferisce in un piccolo appartamento. La trama ruota intorno ai contrasti di personalità tra i due protagonisti e alle sfide che affrontano nel loro matrimonio appena iniziato, offrendo una riflessione sulle dinamiche delle relazioni e sull’amore.

Prenotazione presso la reception dello
SPORTING CLUB MILANO 2
Strada di Olgia Vecchia – 20054 Segrate
Tel. 02-2640251
Ingresso € 10

Il ricavato sarà devoluto a favore di due organizzazioni del territorio


Personaggi e Interpreti:

Corie Bratter Maria Coduri
Henry Pepper Mauro Liguori
Fattorino Pippo Perretta
Paul Bratter Gianluigi Rasca
Ethel Banks Paola Duranti
Victor Velasco Renato Amici


Regia di Augusto Zeppetelli
Aiuto regia Laura Fantuz De Rosa


Tecnico Audio Prospero Privitera
Tecnico Luci Chiara Scarinzi

Scarica la locandina dell’evento  diffondila ai tuoi amici

Pasqua

di Santina Pitrone

Una pace cercata

Dagli albori di tempi remoti
Guardare i mutamenti
Osservare i contorti intrighi
Della storia gli effetti reconditi
Di inespressi vaghi segreti
Su cui i poteri più forti
Si appoggiano ancor oggi,
Conduce alla ricerca di tratti
Che si specchiano dentro di noi
Nelle società civili con subdoli
Messaggi nascosti come suoni
Smorzati e presenti tra meandri
E reti di arterie pulsanti di cuori
Di pietra mossi da violenti costumi
Da deleterie passioni e sensazioni
Da strani consensi e opportunismi…
Cerchiamo di abbattere muri
Di costruire ponti di opporci
Alla violenza delle guerre ai pianti
Di disperazione dei bambini soli
Promuoviamo ricostruzioni
Di nuovi valori di altri principi
Che siano come aliti leggeri di venti
Di Cori di orchestre di musiche dolci:
Emozioni costanti in lucide menti…

Buona Pasqua

Figurine : In puero homo

Quadro di Luigi De Leonibus, commento di ChatGPT ed Adelio Schieroni su testo originale ed immagine di De Leonibus

Riflessioni su un capolavoro di Luigi De Leonibus

Nel decimo articolo della serie “Figurine, ossia Figure e Luoghi”, ci immergiamo nell’opera “in puero homo” di Luigi De Leonibus, un artista dalle molteplici sfaccettature, che unisce la sua formazione scientifica alla sua sensibilità artistica per offrirci uno sguardo unico sulla realtà urbana.

L’opera in questione ci presenta una scena complessa e densa di significati. Al centro, il protagonista è un bambino che infrange il vetro di una bilancia, circondato da mezzi di comunicazione ormai obsoleti come il telefono e la posta, simboli di un passato che si scontra con il presente. Questa rappresentazione metaforica ci conduce verso una riflessione più profonda sull’evoluzione della società e sulle conseguenze della tecnologia sulla nostra percezione del mondo.

La composizione scenica, strutturata su due quinte e un fondale, ci guida attraverso un intricato labirinto di simboli. Da un lato, il bar abbandonato rappresenta un futile tentativo di trovare sollievo dalla violenza e dall’ignoranza umane. Dall’altro, gli alberi che fungono da sfondo evidenziano l’indifferenza della natura di fronte alle azioni distruttive dell’uomo.

Il fondale dell’ospedale pediatrico, con la sua scritta eloquente, ci offre la chiave di lettura dell’intera opera: l’uomo è già nel bambino, e la violenza è spesso la sua unica forma di comunicazione, priva di razionalità e comprensione.

L’iconografia del personaggio, con indumenti sproporzionati e grafica infantile, sottolinea la deformazione dell’età e la confusione che caratterizza il mondo che lo circonda.

In conclusione, l’opera di De Leonibus ci invita a riflettere sulla fragilità della nostra società, sull’importanza della comunicazione razionale e sulla necessità di preservare la nostra umanità di fronte al progresso tecnologico. Una testimonianza potente e attuale che ci spinge a guardare oltre le apparenze e a interrogarci sulle radici profonde dei nostri comportamenti.

La prossima Figurina di Luigi De Leonibus sarà pubblicata il 5 maggio 2024.

Collezionale tutte

Uomini e topi – Che Spettacolo di spettacolo ©


Alla cortese attenzione dei Soci ed Amici della Famiglia Artistica Milanese: è un piacere risentirci e sperando di farvi cosa gradita, vi ricordiamo che al


TEATRO SAN BABILA DI MILANO
andrà in scena “UOMINI E TOPI

Siamo qui a ricordarvi la possibilità di prenotare lo spettacolo, alla tariffa di euro 10,00 ad iscritto alla Famiglia Artistica Milanese

Venerdì
22 Marzo 2024 10.30 c.a. di mattino

Nelle repliche serali e pomeridiane il costo del biglietto è ridotto ad euro 15,00 ad iscritto

22-23 Marzo ore 20.00 – 24 Marzo ore 16.00

Immagine creata con Bing – Dall-e OpenAI



Uomini e Topi

capolavoro di Steinbeck con Regia di MARCO VACCARI



Segue la trama:

“I più accurati piani di uomini e topi vanno spesso a rovescio lasciandoci soltanto cruccio e pena al posto della promessa gioia” Robert Burns. Due amici George Milton e Lennie Small coltivano il loro progetto di trovare un posto dove la terra costa poco: un posto piccolo, da coltivare. E poi allevare polli, maiali e conigli. George accudisce da sempre Small che in contrasto con il suo nome è un gigante con il cuore e la mente di un bambino. Così spostandosi di ranch in ranch per cercare lavoro inseguono il loro sogno insieme. È la metafora di un’America oppressa dalla crisi e del contrasto tra un’umanità giovane e innocente e un’altra gretta ed egoista. Romanzo breve ma anche testo teatrale pubblicato negli Stati Uniti nel 1937. Nel 1962 allo scrittore fu conferito il Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “Per le sue scritture realistiche ed immaginative, che uniscono l’umore sensibile e la percezione sociale acuta”.

SPERANDO DI AVERVI CON NOI, VI SALUTIAMO CORDIALMENTE

Marco Vaccari, Teatro San Babila di Milano


TEATRO SAN BABILA
Corso Venezia, 2/A – 20121 Milano
Biglietteria 0246513734
info@teatrosanbabilamilano.it
http://www.teatrosanbabilamilano.it

Se vuoi avere maggiori informazioni clicca qui

Iniziativa culturale ideata dalla
Famiglia Artistica Milanese

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Il Colore Locale di Quinquela Martin

Dalla nostra Corrispondente Estera dal Brasile, la prof.ssa Ana Maria Barbosa de Faria Marcondes. 

Ricostruzione digitale da vecchia immagine fotografica

Presento con entusiasmo il lavoro della nostra corrispondente estera, la professoressa Ana Maria Barbosa de Faria Marcondes, sul celebre pittore argentino Benito Quinquela Martin.

Grazie al racconto di un viaggio nel quartiere La Boca di Buenos Aires, la professoressa ci guida attraverso le opere e la vita di Quinquela Martin, alla scoperta dei suoi colori.

Dal dipingere la propria bara con i colori argentini all’uso vibrante dei sette colori dell’arcobaleno, Martin trasmette un’intensa emotività attraverso i suoi dipinti. La professoressa ci conduce attraverso il Museo Benito Quinquela Martin, descrivendo la potenza seduttiva dei quadri che narrano la vita quotidiana del lavoratore argentino.

Il colore locale, nato dal connubio tra individuo e ambiente, permea le opere di Martin, portandolo al successo anche nei mercati europei e nordamericani. Stabile finanziariamente, l’artista diventa un promotore filantropico, contribuendo alla diffusione delle arti e alla conservazione del patrimonio culturale.

La poetica di Martin denuncia la miseria umana, ma anche celebra la cultura e l’arte. Fedele alla sua terra, rifiuta offerte internazionali, dipingendo esclusivamente nel suo amato paese. Il lavoro della professoressa Ana Maria Barbosa de Faria Marcondes ci offre uno sguardo approfondito su questo artista, da ragazzo carbonaio a figura internazionale, e la sua straordinaria capacità di trasformare la realtà attraverso il colore e la pittura.

Scarica qui il testo originale di Ana Maria Barbosa Farina De Marcondes “Il colore locale”

Wilma Vernocchi in scena

Carissimi amici lettori e lettrici è con gioia che vi annunciamo questa bellissima serie di incontri in cui la nostra “Ambasciatrice nel mondo” Wilma Vernocchi sarà protagonista.

La soprano Wilma Vernocchi abbraccia di nuovo con la sua arte la casa di riposo “Zangheri” che ha presieduto per lunghi anni, accompagnata dalle note degli allievi dell’istituto musicale Angelo Masini per una serie di appuntamenti intitolati

Concerti di Primavera

che delizieranno gli ospiti della Rsa e coloro che vorranno intervenire per quattro giornate di sabato in musica.

Scarica subito la locandina con tutte le date degli incontri!