La situazione socio politico culturale di Milano nel 1873 era molto complessa e dinamica, in quanto la città era al centro di importanti trasformazioni economiche, sociali e urbanistiche, legate al processo di unificazione nazionale e di industrializzazione. Alcuni degli aspetti più rilevanti di tale situazione erano i seguenti:
– Milano era la seconda città più popolosa d’Italia, dopo Napoli, con circa 265.000 abitanti, di cui 184.000 nella parte interna alle mura spagnole e 81.000 nei Corpi Santi, cioè i comuni limitrofi che formavano un unico territorio extramurario. Il 9 giugno 1873, con un decreto reale, i Corpi Santi vennero annessi a Milano, portando la sua superficie da 15 a 72 km² e la sua popolazione a 290.000 abitanti. Questo evento segnò la nascita della grande Milano e la sua espansione oltre le antiche mura¹².
– Milano era il principale polo industriale e finanziario del Regno d’Italia, grazie alla presenza di numerose fabbriche, banche, assicurazioni e società commerciali. Tra i settori più sviluppati vi erano la siderurgia, la meccanica, la chimica, la tessile, la tipografia e l’editoria. La città era anche un importante nodo ferroviario, collegata con le principali città italiane ed europee. Il progresso economico favoriva la crescita della borghesia imprenditoriale e professionale, ma anche il diffondersi delle classi operaie e dei movimenti socialisti e sindacali.
– Milano era una città vivace e cosmopolita, sede di prestigiose istituzioni culturali, come l’Accademia di Brera, il Conservatorio, il Teatro alla Scala, la Biblioteca Ambrosiana, il Museo Poldi Pezzoli e il Museo Civico di Storia Naturale. La città era anche un centro di fermento artistico e letterario, grazie alla presenza di scrittori, poeti, pittori, scultori e musicisti di fama nazionale e internazionale. Tra i movimenti più influenti vi era la Scapigliatura, una corrente che si opponeva alla cultura borghese e al positivismo, e che si ispirava al romanticismo europeo, al naturalismo francese e al maledettismo. Tra i principali esponenti della Scapigliatura vi erano Cletto Arrighi, Emilio Praga, Iginio Ugo Tarchetti, Carlo Dossi, Camillo e Arrigo Boito³ tutti poi membri della Famiglia Artistica di Milano, fondata da Vespasiano Bignami proprio nel 1873 ¹
– Milano era anche una città politicamente attiva e partecipe, in cui si svolgevano frequenti manifestazioni, proteste, scioperi e lotte sociali. La città era considerata una roccaforte del liberalismo e del patriottismo, in quanto aveva avuto un ruolo decisivo nelle battaglie risorgimentali e nella resistenza contro l’occupazione austriaca. Tuttavia, la città era anche attraversata da tensioni e contrasti tra le diverse forze politiche, tra cui i moderati, i democratici, i repubblicani, i clericali, i federalisti e i socialisti. Il sindaco di Milano nel 1873 era Antonio Beretta, appartenente al partito moderato, che dovette affrontare diverse sfide e critiche, tra cui la questione del dazio sui consumi, una antica gabella che colpiva le merci che entravano in città, e che era fonte di disagio e di malcontento per i cittadini e per i commercianti².
Origine: conversazione con Bing, 6/12/2023
(1) MILANO 1873 : Famiglia Artistica Milanese
(2) Storia di Milano ::: L’annessione dei Corpi Santi. http://www.storiadimilano.it/citta/corpisanti/corpi_santi.htm
(3) Comuni aggregati a Milano – Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Comuni_aggregati_a_Milano
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